lunedì 27 ottobre 2008

Riforma della sQuola

Piero Calamandrei in "Scuola Democratica", 20 marzo 1950:
tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Piero_Calamandrei#Citazioni

"Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in un alloggiamento per manipoli; ma vuole istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia perfino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di stato. E magari si danno dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo apertamente trasformare le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tenere d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi, ve l'ho già detto: rovinare le scuole di stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico.
Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico"


"Cari colleghi, noi siamo qui insegnanti di tutti gli ordini di scuole, dalle elementari alle università [...]. Siamo qui riuniti in questo convegno che si intitola alla Difesa della scuola. Perchè difendiamo la scuola? [...] Difendiamo la scuola democratica: la scuola che è in funzione di questa Costituzione, che può essere strumento, perchè questa Costituzione scritta sui fogli diventi realtà [...]. La scuola, come la vedo io, è un organo "costituzionale". Ha la sua posizione, la sua importanza al centro di quel complesso di organi che formano la Costituzione. Come voi sapete (tutti voi avrete letto la nostra Costituzione), nella seconda parte della Costituzione, quella che si intitola "l'ordinamento dello Stato", sono descritti quegli organi attraverso i quali si esprime la volontà del popolo. Quegli organi attraverso i quali la politica si trasforma in diritto, le vitali e sane lotte della politica si trasformano in leggi. Ora, quando vi viene in mente di domandarvi quali sono gli organi costituzionali, a tutti voi verrà naturale la risposta: sono le Camere, il presidente della Repubblica, la Magistratura: ma non vi verrà in mente di considerare fra questi organi anche la scuola, la quale invece è un organo vitale della democrazia come noi la concepiamo. Se si dovesse fare un paragone tra l'organismo costituzionale e l'organismo umano, si dovrebbe dire che la scuola corrisponde a quegli organi che nell'organismo umano hanno la funzione di creare il sangue.[...] A questo serve la democrazia, permette ad ogni uomo degno di avere la sua parte di sole e di dignità (applausi). Ma questo può farlo soltanto la scuola, la quale è il complemento necessario del suffragio universale. La scuola, che ha proprio questo carattere in alto senso politico, perchè solo essa può aiutare a scegliere, essa sola può aiutare a creare le persone degne di essere scelte, che affiorino da tutti i ceti sociali. [...]"
(Tratto da discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III Congresso dell'Associazione a difesa della scuola nazionale (ADSN), Roma 11 febbraio 1950.)

martedì 5 agosto 2008

Ennesima prova del regime mediatico

.... a una settimana di distanza, si attende ancora un servizio che metta a confronto Italia e Israele in relazione a una straordinaria coincidenza (entrambe le democrazie hanno il premier sott'accusa per corruzione) e a un'altrettanto straordinaria differenza: in Israele salta il premier sotto processo, in Italia saltano i processi al premier. Per legge.
Articolo di Travaglio CONTINUA...


Olmert ha annunciato le sue dmissioni in un discorso pubblico nel quale ha dichiarato:
"..Sono fiero di appartenere a uno Stato in cui un premier può essere investigato come un semplice cittadino. Un premier non può essere al di sopra della legge, ma nemmeno al di sotto. Se devo scegliere fra me, la consapevolezza di essere innocente, e il fatto che restando al mio posto possa mettere in grave imbarazzo il Paese che amo e che ho l'onore di rappresentare, non ho dubbi: mi faccio da parte perché anche il primo ministro dev'essere giudicato come gli altri. ...".

Per chi avesse dei dubbi su quel che scrive Travaglio, può leggere direttamente l' "Israel National News".


Come hanno dato la notizia i principali TG e quotidiani Italiani?

Nessun giornale o TG (che abbia visto) ha citato i punti "salienti" del discorso di Olmert e nessuno ha evidenziato l'incredibile contrasto fra la realtà italiana ed il comportamento del premier Israeliano.

Ecco gli articoli dei principali giornali:
Corriere della Sera
La stampa
La Repubblica
Il Sole 24 Ore
Il Giornale
L'Unità (discorso citato in parte)
Il Manifesto (discorso citato in parte)

Ditemi voi se questo non è regime mediatico...

martedì 22 luglio 2008

TFR batte Fondi pensione 2 a 1

"...Nel 2007 .. il Tfr, al netto, si è rivalutato del 3,1%, mentre i fondi negoziali si sono fermati alla metà (+1,6%) e quelli aperti sono addirittura scivolati in territorio negativo (-0,5%)."


Come scrivevo nel post "Io firmo per il TFR all'INPS", ci sono perlomeno 4 motivi per non consegnare il TFR nelle mani dei fondi pensione. Di questi il 2) ed il 3) parlavano del minor rendimento che si ottiene dai fondi.
Ebbene, ora che la maggior parte dei dipendenti ha ormai fatto la sua scelta, si trovano notizie sui giornali che confermano proprio quei 2 punti. Gli stessi giornali che pubblicizzavano i fondi ora ammettono senza clamore che il TFR è meglio!


IL 2008 SARA' ANCHE PEGGIO

Il rendimento dei fondi dipende dall'andamento delle borse che, come sappiamo, nel 2008 sono destinate a perdere un po' di punti.
Il rendimento del TFR invece è pari al 75% dell'inflazione +1,5%. Quest'anno l'inflazione è prevista al 4% quindi il rendimento del TFR sarà del 4,5% netto!!! Un'enormità di questi tempi...



ARTICOLO DEL SOLE24ORE:

"...
Meglio il Tfr

Pur avendo beneficiato di una fiscalità agevolata, i fondi pensione hanno invece deluso sui risultati.
...
Nel 2007 infatti il Tfr, al netto, si è rivalutato del 3,1%, mentre i fondi negoziali si sono fermati alla metà (+1,6%) e quelli aperti sono addirittura scivolati in territorio negativo (-0,5%). A guardar bene, anche i fondi di categoria sarebbero finiti in rosso se non avessero ridotto gli oneri di gestione già irrisori. Del resto, anche a risalire indietro nel tempo la storia non cambia. Dal 2001 al 2007 i fondi negoziali hanno reso il 2,5% all'anno (18,7% in tutto), mentre il Tfr si è rivalutato al ritmo del 2,8% annuo (21,1% nel periodo).

domenica 18 maggio 2008

lunedì 28 aprile 2008

MICROSOFT, MEDIASET e le nostre tasse

Il 23 aprile, Berlusconi incontra Ballmer, l'amministratore delegato di Microsoft.

Silvio prima si mette il cappello di Presidente del Consiglio, dice a Ballmer di "investire in Italia" e gli parla anche del suo piano di "digitalizzazione della pubblica amministrazione" (FONTE: Sole 24 Ore)
Poi Silvio si cambia cappello e si mette quello della Mediaset. Da Ballmer ottiene uno storico accordo per trasmettere i video di Mediaset in streaming su MSN. (FONTE: Zeus News)

TUTTA L'EUROPA STA INVESTENDO IN SOFTWARE OPEN SOURCE PER L'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA PERCHE':
1) Fa risparmiare milioni di euro di tasse ai cittadini,
2) Sviluppa l'industria informatica nazionale,
3) Fa crescere il PIL nazionale.

Berlusconi invece vuole Microsoft....non è che per caso c'è il solito piccolissimo conflitto di interessi???
Se così fosse la traduzione di queste 2 notizie suonerebbe più o meno così:
"Silvio ha aspettato di vincere le elezioni per incontrare Balmer.
Da capo del governo ha potuto promettergli che L'ITALIA INVESTIRA' IN MICROSOFT per la digitalizzazione della pubblica amministrazione (non è Microsoft che investe in Italia è il contrario! Sono le nostre tasse che pagheranno Microsoft per installare Windows Vista e Office 2007 nei PC pubblici!!).
In cambio Berlusconi ha ottenuto da Microsoft la trasmissione in streaming su MSN dei video di Mediaset....magari a condizioni moolto vantaggiose."

Ovviamente questa è solo un'ipotesi (sono proprio un comunista è?) ma non pensate che sia verosimile?
Non pensate che qualche giornale ne dovrebbe parlare e qualcuno dovrebbe indagare!?
Io per ora non ho visto nessun articolo che approfondisca la questione...e voi!?

domenica 3 febbraio 2008

La Casta dell'informazione

!!!!!!!!!!!!!V2-DAY!!!!!!!!!!!!!