giovedì 7 giugno 2007

Io firmo per il TFR all' INPS

E' un mesetto che studio l'argomento e grazie anche all'ultimo post di Beppe Grillo sono arrivato alla conclusione che, almeno per il momento, è bene non consegnare il TFR ai fondi pensione.

Vi riassumo i motivi:

1) NON VALE LA PROPRIETA' TRANSITIVA
Se si tiene il TFR all'INPS si può passare in qualsiasi momento ad un fondo pensione.
Se si sceglie di dare il TFR ai fondi pensione non si può più tornare indietro. (LEGGE DEL MENGA)


2) SE SALE L'INFLAZIONE, VALE LA LEGGE DEL MENGA
"Il rendimento del Tfr e' sicuro per legge: il 75 per cento dell'inflazione più 1,5%." (Ora l'inflazione è circa al 2% quindi il rendimento è 3%) Essendo dipendente dall'inflazione, ci tutela nel caso che questa cresca molto più del livello attuale. I rischi ci sono visto che, proprio per evitare spinte inflazionistiche, la Banca Centrale Europea ha alzato per l'ottava volta in 18mesi il costo del denaro.

3) SE NON SALE L'INFLAZIONE, VALE COMUNQUE LA LEGGE DEL MENGA
Per quanto riguarda i fondi pensione, ne esistono di "chiusi" come il fondo "Cometa" per i metalmeccanici e di "aperti" ossia accessibili a tutti indipendentemente dal contratto di lavoro. (ELENCO FONDI CHIUSI. ELENCO FONDI APERTI.) Andando a fare la media del loro rendimento "..dal primo gennaio 2000 i chiusi sono al 19,7%, il Tfr al 20,9%, gli aperti nettamente indietro con il 5,8%. Dal 1999 (anno positivo per le Borse) le casse previdenziali sono ancora in testa."

IL MIBTEL DAL GENNAIO 2000 A OGGI HA FATTO PIU' DEL 40% (Clicca sull'immagine per ingrandire):
I fondi non si avvicinerebbero nemmeno alle performance del TFR se negli anni a venire la borsa non crescesse a questi livelli.
Ad esempio se un fondo rendesse dall'1% al 2% annuo potresta arrivare in 30 anni a perdere anche il 20% rispetto al TFR!! !!SOFTWARE DI CALCOLO!!

4) SE SCELGO PER IL TFR ALL'INPS VALE LA LEGGE DEL VOLGA
Salvo casi particolari, il fondo al momento della pensione eroga il capitale maturato attraverso un vitalizio, oppure una parte in contanti (non più del 50%) e una parte in vitalizio. Con il TFR invece non solo ho diritto a riscuotere il capitale al momento della pensione, ma anche nel caso di licenziamento (ad esempio se decido di cambiare azienda o magari di darmi all'ascetismo nelle montagne del Bengala!)


Prof. Beppe Scienza su Youtube


3 commenti:

Unknown ha detto...

Per dovere di cronaca,ci sono anche dei vantaggi dall'adesione ad un fondo pensionistico complementare, che consistono sostanzialmente nelle agevolazioni fiscali: (cito da www.tfr.gov.it)" ..i contributi versati alle forme di previdenza complementare (escluso il TFR), sono interamente deducibili dal reddito complessivo Irpef fino ad un massimo di Euro 5.164,67,e i rendimenti sono soggetti all’imposta sostitutiva dell’11%, più bassa rispetto a quella applicata sui rendimenti realizzati da altre forme di investimento..." Inoltre (mi riferisco con certezza per il fondo COMETA, non sono informato per gli altri) chi aderisce con un contributo individuale ha diritto al contributo da parte del datore di lavoro, pari all' 1,2% della retribuzione di riferimento(www.cometafondo.it). Non sono però convinto se queste agevolazioni fiscali dureranno nel tempo oppure no, per come la vedo io in Italia in tema di tasse e fisco fidarsi è bene, non fidarsi è
meglio! :-) speci per chi come me ha ancora una trentina di anni di lavoro prima della pensione...

Unknown ha detto...

mi sento di aggiungere che il contributo aggiuntivo al fondo cometa è stabilito nel minimo dell'1.20%, il contributo datoriale è pari a quello complementare versato dall'individuo...

Andrea ha detto...

Nel software di calcolo citato nel post è compreso tutto quello che avete scritto. Il fatto è che secondo me c'è un errore infatti ho scritto al sito quest'email:
"...c'è una cosa che non mi torna nel software di calcolo ed esattamente nelle tabelle finali di confronto. Il valore del "Fondo Pensione con TFR e CON contributo del datore e del lavoratore" NON può essere confrontato con il valore "TFR" in quanto il capitale TFR è calcolato con contributi annuali minori rispetto a quello del fondo (pari alla % di contributo del lavoratore). Forse per confrontare i 2 dati bissognerebbe aggiungere al valore "TFR" la somma dei contributi del lavoratore (che rimangono in tasca al lavoratore) attualizzati con il valore dell'inflazione inserito. "

Sto aspettando la risposta...